9° CAFDAO:
Terapia cognitivo comportamentale “transdiagnostica” dei DAO 23-23 Marzo, Garda Responsabili: Dalle Grave R, Melchionda N
Premesse.
La terapia cognitivo comportamentale migliorata (CBT-E) valutata nei disturbi dell’alimentazione non sottopeso (bulimia nervosa e disturbi dell’alimentazione NAS), determina un tasso di remissione in chi completa il trattamento attorno al 60- 70%. I dati che stanno emergendo dagli studi in corso in Inghilterra e in Italia sull’applicazione della CBT-E su pazienti con anoressia nervosa sono promettenti e indicano che i cambiamenti raggiunti (normalizzazione del peso e della psicopatologia del disturbo dell’alimentazione) sono ben mantenuti un anno dopo la conclusione del trattamento in circa il 60% dei casi. Purtroppo, pochi professionisti applicano la CBT-E e di conseguenza la maggior parte dei pazienti adulti con DA non riceve il trattamento più efficace oggi disponibile. Tale fatto indica che la priorità da affrontare nel trattamento degli adulti con DA è studiare nuove strategie per disseminare la CBT-E.
Metodologia operativa.
Il progetto si svilupperà secondo i seguenti passi: 1. reclutare i partecipanti interessati allo sviluppo del progetto (la conoscenza della CBT-E è preferibile ma non necessaria) 2. organizzare un corso di formazione a numero chiuso sulla CBT-E con nuove metodologie di apprendimento. Il seminario descriverà con una metodologia interattiva un nuovo approccio unificato cognitivo comportamentale per il trattamento di tutte le categorie diagnostiche dei disturbi dell’alimentazione incontrate nella pratica clinica (anoressia nervosa, bulimia nervosa e le varie forme di disturbo dell’alimentazione non altrimenti specificato). Il seminario si aprirà con una breve descrizione dello stato attuale della CBT dei disturbi dell’alimentazione. Poi illustrerà in dettaglio gli aspetti pratici della nuova CBT-E (migliorata), dall’assessment alla conclusione del trattamento. Particolare enfasi sarà posta sui metodi innovativi per affrontare l’eccessiva valutazione del peso e della forma del corpo. Altri argomenti includeranno le strategie per ingaggiare il paziente nel trattamento, per affrontare gli episodi bulimici e i comportamenti di compenso e per aiutare i pazienti sottopeso a recupere il peso.
Metodologia della interattività
I partecipanti saranno incoraggiati a discutere alcuni casi clinici presentati dal conduttore del seminari che illustrano le varie fasi del trattamento e a presentare i propri casi clinici per la discussione
Obiettivi specifici.
1. Fare acquisire una conoscenza aggiornata sulla CBT dei disturbi dell’alimentazione
2. Fare comprendere le basi teoriche che hanno portato allo sviluppo della CBT-E per i disturbi dell’alimentazione
3. Fare acquisire una buona conoscenza delle strategie e delle procedure utilizzate nella CBT-E per: - Ingaggiare il paziente
- Favorire il cambiamento comportamentale precoce
- Ottenere il recupero del peso nei pazienti sottopeso
- Identificare precocemente gli ostacoli al cambiamento
- Costruire un trattamento su misura per affrontare la psicopatologia che opera nel paziente e non la diagnosi DSM-IV
- Modificare l’eccessiva valutazione del peso e della forma del corpo Il seminario è indicato per tutti coloro che lavorano con pazienti affetti da disturbi dell’alimentazione.
Risultati attesi.
Formare 50 clinici competenti nella somministrazione della CBT-E
Obiettivo finale.
Disseminare la CBT-E in Italia
Bibliografia
Dalle Grave, R. (2012). Come Vincere i Disturbi dell’Alimentazione. Un programma basato sulla terapia cognitivo comportamentale. Verona: Positive Press. Fairburn, C.G (2010). La Terapia Cognitivo Comportamentale dei Disturbi dell’alimentazione. Firenze: Eclipsi. Fairburn, C. G., Z. Cooper, H. A. Doll, M. E. O'Connor, K. Bohn, D. M. Hawker, J. A. Wales, and R. L. Palmer. 2009.
Transdiagnostic cognitive-behavioral therapy for patients with eating disorders: a two-site trial with 60-week follow-up. American Journal of Psychiatry 166 (3):311-9.